CORSO DI ECOGRAFIA
L’ecografia è diventata una tecnica fondamentale per il controllo di numerose patologie.
Questo corso di propone di affrontare in maniera sistemica il problema pratico dell’utilizzo di questa metodica nei confronti delle differenti situazioni cliniche, fornendo una panoramica dei risultati degli studi più recenti.
Durante il corso verranno discusse anche le evoluzioni più recenti quali: l'ecografia 3D e la metodologia
dell’ esame Doppler, colore e pulsato.
COSA E' L'ECOGRAFIA
L'ecografia è un sistema di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni e si basa sul principio dell'emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore. Questa tecnica è normalmente inserita nei mezzi della Radiologia, ma diversamente dalle altre tecniche radiologiche, viene utilizzata anche in altri reparti, medici o chirurgici. Oggi infatti tale metodica viene considerata come esame di base o di filtro rispetto a tecniche di Imaging più complesse come TAC, MR, Angiografia. L'ecografia è in ogni caso, operatore-dipendente, poiché vengono richieste particolari doti di manualità e spirito di osservazione, oltre a cultura dell' immagine ed esperienza clinica.
Recentemente l'Ecografia Tridimensionale ha un sviluppo notevole, con risultati entusiasmanti, sviluppo incrementato dalla tecnologia dei nuovi microprocessori sempre più veloci, nonche' dal perfezionamento del software 3D.
Grazie a Tale software si possono addirittura utilizzare semplicemente, le stesse sonde del 2D, pur tuttavia con sonde dedicate 3D i risultati sono migliori. Inoltre Grazie alla velocità e potenza dei nuovi Processori, le immagini in 3D possono essere elaborate in Real Time, ( cosiddetto 3D Live o 4D)
Gli ultrasuoni sono generati da un cristallo piezoceramico inserito in una sonda mantenuta a diretto contatto con la pelle del paziente con l'interposizione di un apposito gel; la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato da un computer e presentato su un monitor.
Stanno diventando normali le cosiddette sonde real-time, in cui gli ultrasuoni sono prodotti e raccolti in sequenza in direzioni diverse, tramite modulazioni meccaniche o elettroniche della sonda.
Il tempo impiegato dall'onda per percorrere il percorso di andata, riflessione e ritorno viene fornito al computer, che calcola la profondità da cui è giunto l'eco; questo punto si riferisce ad una superficie di suddivisione tra tessuti.
Un sistema ad ultrasuoni può funzionare in 4 diversi modi:
1 Modo A e B
2 Modo Real-Time
3 Modo Doppler
4 Modo 3D
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Modo A e B
Anche chiamati modo ampiezza (A) e modo brightness (B). Sostanzialmente simili: ad ogni punto del monitor è associata una profondità (distanza dalla sonda); l'intensità dell'eco viene corretta per la distanza, in modo da avere la stessa luminosità su tutta la profondità. Cambiando la frequenza usata, si può regolare la profondità massima.
Modo Real-Time
Le onde sono emesse e raccolte in direzioni diverse in sequenza, in modo da poter associare ad ogni istante una direzione. In questo modo è possibile avere un'immagine contemporaneamente su tutto il campo di osservazione. La maggior parte degli ecografi attuali è usata in questo modo.
Modo Doppler
Quando un'onda è riflessa su un oggetto in movimento, la parte riflessa cambia la propria frequenza in funzione della velocità dell'oggetto (effetto Doppler). Il computer dell'ecografo, conoscendo la frequenza originale emessa e misurando quella di ritorno, può calcolare la velocità del mezzo su cui l'onda si è riflessa, mentre la profondità è nota dal tempo impiegato. L'informazione della velocità è presentata a monitor con codifica a colori (normalmente rosso e blu) a seconda se si tratti di velocità in avvicinamento o in allontanamento; l'intensità del colore è questa volta legata alla frequenza dell'onda di ritorno. Uso tipico è lo studio vascolare.
Sono possibili due modi interpretativi: Color Doppler (si hanno informazioni sulla velocità media del mezzo - adatto per un volume di studio ampio) e Gated Doppler (si ottiene lo spettro di tutte le velocità presenti nel mezzo, con la loro importanza - adatto per uno studio su un particolare).
Nella modalità Doppler, il sistema fornisce normalmente anche un segnale udibile che simula il flusso del sangue; si tratta comunque di un segnale virtuale che non esiste, utilizzato solo per comodità (si può conoscere quanto riprodotto sul monitor anche senza guardarlo).
Tutte le immagini ecografiche sono a bassa risoluzione (tipico 256x256) ad 8 bit/pixel. Normalmente, il radiologo effettua la diagnosi direttamente sul monitor, passando alla stampa solo per documentazione.
Modo 3D
L'evoluzione più recente è rappresentata dalla tecnica TRIDIMENSIONALE, la quale, a differenza della classica immagine bidimensionale, è basata sull'acquisizione, mediante apposita sonda, di un "volume" di tessuto esaminato.
Le immagini 3D sono una ricostruzione realistica delle strutture esaminate e producono quindi simultaneamente sullo schermo immagini in 3 dimensioni delle strutture stesse. Inoltre, grazie ai rapidi sistemi di elaborazione del segnale, L'organo da studiare, appare sul monitor come un solido che può essere fatto ruotare sui tre assi. In tal modo si evidenzia con particolare chiarezza il suo reale aspetto nelle tre dimensioni. Con la metodica "real time", la ricostruzione tridimensionale delle aree esaminate può essere condotta anche su strutture in movimento (es. feto nel liquido amniotico) ed essere protratta per diversi minuti.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il dettaglio verrà pubblicato in settembre
Dr Ugo Donini - Bologna
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